Lunedì : 20.00 - 21.30
Venerdì : 20.00 - 21.30
Ado UISP linea tecnica CHRISTIAN TISSIER Shihan VIII Dan Hombu Dojo di Tokyo
Corso di Aikido Bambini e Ragazzi
Corso Adulti
Lunedì : 19.00 - 20.15
Venerdì : 19.00 - 20.30
Corso Bambini (a Ottobre)
Lunedì e Venerdì: 17.30 - 18.30
CORSO DI JU JUTSU
Il nuovo corso di Ju Jutsu a cura del
Maestro Diego Sciutto V° Dan
vi aspetta a Settembre presso la nostra sede
in vico Limisso a Genova Voltri!
"PROGETTO SCUOLA"
AIKIDO e BAMBINI
LINEE GUIDA
L’Aikido si caratterizza ,fondamentalmente, come metodo
superiore di integrazione, di coordinazione e di equilibrio fisico e mentale
(DO) basato sul principio di non resistenza fisica e di tolleranza rispetto ad
una azione aggressiva.
In questo modo l’Aikido vuole trasmettere un sentimento di
non aggressione anche se non di sterile passività, proponendosi come via di
educazione e rifiutando la competizione e l’antagonismo.
Per tale ragione nella pratica aikidoistica non esistono né
vincitori né perdenti ma solo due persone che con modestia e spirito di collaborazione,
a turno si scambiano i ruoli (quello dell’aggressore e quello di colui che si
difende), entrambi parimenti importanti nel processo dell’apprendimento.
Attraverso il movimento che l’Aikido propone ai bambini
(correre, saltare, fare capovolte, rotolare è assolutamente d’obbligo!), il
gioco perde gradualmente il carattere della gratuità e si riempie del concetto
di lavoro. Il gioco diviene così una
divertente attività strutturata che rende
necessaria la collaborazione.
Lo studio delle tecniche avviene infatti sempre in coppia e
le coppie si mischiano continuamente, lo scambio continuo sia di ruolo che di
compagno inducono il fanciullo a rendersi conto che sta giocando “con” e non
“contro” il compagno.
Il cambiamento continuo del ruolo sia fare la tecnica che
subirla ,riassume un principio portante della vita stessa durante la quale
talvolta si è chiamati ad essere protagonisti (e dobbiamo esserlo al meglio) e
talvolta dobbiamo restare in ascolto degli altri ,e, anche in questo caso
sarebbe bene saper ascoltare.
Per un bambino che cresce è fondamentale imparare a
controllare il proprio egocentrismo da un lato e a vincere le proprie paure e
la timidezza dall’altro. Imparare ad
assumere il ruolo di “colui che fa”senza arrecare dolore, compiendo il movimento
nella maniera migliore, rendendolo assolutamente efficace; e, allo stesso
modo,accettare di essere “colui che subisce” senza però mai perdere il
controllo del proprio corpo , assecondando volentieri il movimento dell’altro,
significa ,sul piano emotivo, imparare a dare il meglio di sé permettendo
,contemporaneamente,agli altri di fare la stessa cosa.
Dal punto di vista prettamente biologico-funzionale la
pratica di questa attività aiuta lo sviluppo corporeo e le attitudini fisiche
individuali . Agevolando l’acquisizione di un immagine corporea precisa la
pratica aiuta il perfezionamento del movimento migliorando la
coordinazione,assicurando l’equilibrio e sviluppando la lateralità.
Durante le lezioni di Aikido, particolare attenzione va
rivolta agli esercizi di respirazione, che oltre a favorire la concentrazione,
aiutano lo sviluppo del torace e lottano contro “le malattie della
scuola”atteggiamenti posturali errati e insufficienza respiratoria.
L’Aikido rappresenta inoltre ,con i suoi movimenti ampi e
circolari , un mezzo di espressione dei propri sentimenti ,un modo di sentire
di esprimere la propria interiorità; un modo di darsi, di espandersi, di
comunicare simile alla espressione più pura della danza pur rimanendo una
divertente arte marziale. Anche lo sviluppo della sfera sociale della
personalità, che in questa fase dell’età evolutiva appare così importante
,sembra essere quindi garantito dallo studio di questa disciplina.
Proposta:
Si propongono una
serie di incontri (stimati nel numero di otto
) rivolti alle classi interessate
delle scuole elementari , affinché i bambini coinvolti abbiano la possibilità
di esprimersi attraverso un linguaggio corporeo
permeato di aspetti emotivi e relazionali .
Tale espressione può
inoltre rivelarsi un utile aiuto agli insegnanti nella comprensione delle dinamiche di gruppo in un
ambiente non convenzionale.
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